In copertina: Il Coro di voci bianche diretto da Camilla Di Lorenzo

Dal 31 maggio al 2 giugno 2024 a Parma si è tenuta la quindicesima edizione del festival della coralità “Adolfo Tanzi”. La manifestazione è stata organizzata dall’APS Associazione culturale “San Benedetto” di Parma, dall’Associazione “Rinascimento 2.0”, dall’Associazione “Corale Giuseppe Verdi” di Parma e dall’Associazione Emiliano-Romagnola Cori (AERCO). La direzione artistica è affidata ai maestri Niccolò Paganini, Ilaria Cavalca e Daniele Sconosciuto. Il tutto si è realizzato con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Parma e del Comune di Parma, di Colorno, di Noceto, di Felegara e dell’Associazione Nazionale Direttore di Coro italiani.

Adolfo Tanzi è un musicista la cui fama è andata oltre i confini nazionali ma è sempre rimasto legato alla sua terra, i cui sentimenti più autentici ed i valori umani si sono trasmessi nella sua musica. Nato a Roccalanzona, in provincia di Parma, nel 1944 si formò musicalmente presso il Conservatorio di Musica “A. Boito” della città ducale sotto la guida del M° Franco Margola, conseguendo i diplomi di Canto Corale e Polifonia Vocale. Fu ospite con una borsa di studio del “Coro Accademico dell’Università di Varsavia e all’Istituto di Musicologia dello stesso Ateneo polacco, sotto la guida del Prof. Miroslaw Perz. Sempre a Varsavia seguì un corso di interpretazione di musiche medievali con il Prof. Kazimiers Piwkowski, decano della “Sezione Strumentale” del Conservatorio di musica di Varsavia. Il M° Tanzi collaborò in qualità di filologo musicale con il “Centro di Studi Umanistici Nicolò V” di Castiglione del Terziere (Massa Carrara) fondato dal Prof. Loris Jacopo Bononi, per la valorizzazione e la diffusione della cultura lunigianense: in tale sede gli venne assegnata la “Libera Cattedra di Polifonia Vocale”, per la quale diresse, in Italia ed all’estero, vari concerti di musiche rinascimentali. Diresse inoltre il Coro del Teatro Regio di Parma dal 1982 al 1987 e collaborò con altri teatri lirici: Tours, Nantes e San Remo. Inoltre, fu docente di Armonia e di Canto corale presso il Conservatorio di Musica “A. Boito” di Parma.

«Il coro è un’entità collettiva, composta di tante persone diverse, che il Maestro deve plasmare per ottenere un’unità d’intenti finalizzata a interpretare il fenomeno Musica. Il maestro è demiurgo, che forma, dà l’impostazione, fa crescere la qualità, crea il gusto, dà sapore all’esecuzione».

In queste parole del nostro Adolfo Tanzi leggiamo in lui l’uomo, il musicista, il maestro.

Paola Cirani, musicologa e direttrice della Biblioteca Palatina di Parma, così lo ricorda:

«Semplice d’aspetto, altrettanto naturale nei modi, ebbi occasione di parlargli soltanto alcuni anni prima che venisse a mancare. Lo vidi entrare un giorno nella biblioteca del Conservatorio di Parma in cui operavo, accompagnato da un amico: teneva un cestino colmo di pane con una mano, una bottiglia di vino con l’altra e un salame sottobraccio. Pensai a uno scherzo. Ero presa da diversi problemi di lavoro e, inizialmente, non riuscii a rendermi conto di chi fosse quella persona che, con tanta familiarità, invadeva la stanza in cui ero alle prese con la sistemazione di una serie inestricabile di documenti. Una volta ripresami dall’inaspettata intrusione, capii di chi si trattasse: era Adolfo Tanzi che, come se mi conoscesse da sempre, iniziò quella sorta di rito di assaggio dei suoi salumi che – egli disse – da anni veniva praticato proprio negli spazi in cui mi trovavo. Con fare cerimonioso e al tempo divertente, principiò quindi a omaggiarmi con una successione di versi encomiastici che, lì per lì, mi lasciarono a bocca aperta. Capito un po’ il soggetto che mi stava di fronte, stetti al gioco e cominciò pertanto tra noi due un vivace botta e risposta. Al suo iniziale: “Deh, pastorella mia, per dio, non mi fuggire”, replicai a mia volta con una serie di citazioni poetico-musicali. Procedendo in quella “singolar tenzone”, mi sentivo tuttavia sempre più inadeguata a reggere la sfida; non sapevo davvero a cosa far ricorso per proseguire la gara e, ovviamente, fu lui ad avere l’ultima parola. Peraltro i suoi versi divenivano sempre più audaci e non ero certo in grado di sostenere ulteriormente il curioso imbarazzante confronto. Quello era Adolfo Tanzi, un vero uomo e un impareggiabile generoso artista che, con la massima semplicità e signorilità di modi, sapeva evidenziare in ogni circostanza, con bontà di spirito e senza ostentazione, la profonda cultura della quale era permeata la sua personalità».

Adolfo Tanzi

A Parma l’affetto verso il Maestro Tanzi non si è mai affievolito e, appena giunta la notizia della sua scomparsa, si è pensato di organizzare subito un festival di cori in suo onore. Il collante di questa iniziativa è proprio il grande affetto verso Adolfo. Quest’anno siamo giunti alla quindicesima edizione e abbiamo voluto organizzare non la solita rassegna, ma un vero e proprio simposio, con la possibilità di trascorrere tre giorni nella bellissima città ducale e poter vivere immersi nella musica corale a 360°: concerti, atelier e incontri a carattere musicologico. I corsisti hanno potuto partecipare a workshop con importanti maestri, hanno approfondito la filologia della prassi verdiana, hanno ascoltato concerti e hanno avuto l’opportunità di cantare anche con il proprio coro in concerto.

La rassegna è cominciata il 31 maggio presso la chiesa di San Giovanni Evangelista con il coro voci bianche e giovanile della Corale “Giuseppe Verdi”, diretto da Niccolò Paganini, e la Corale “Giuseppe Verdi” diretta da Claudio Cirelli. Sabato 1 giugno, invece, presso la sede della Corale “Verdi”, si sono tenuti due workshop: il primo dedicato alle voci bianche e ai brani con la lingua dei segni, con la Maestra Camilla Di Lorenzo, e il secondo con il Maestro Ugo Rolli, sulla polifonia sacra e profana. I workshop hanno visto la partecipazione di circa trenta bambini e venti adulti. Al pomeriggio, presso la Casa della Musica, i maestri Marco Faelli e Sebastiano Rolli ci hanno parlato della filologia della prassi verdiana, un’interessante tavola rotonda sul grande Maestro di Roncole di Busseto. La giornata si è conclusa alla chiesa di San Vitale con il concerto del prestigioso Coro da Camera di Torino, diretto da Dario Tabbia.

Il Coro da Camera di Torino diretto da Dario Tabbia

La mattina del giorno successivo, sono continuati i workshop, presso Bosco Spaggiari a San Prospero, in collaborazione con il Festival della Parola, in cui le voci bianche dirette da Camilla Di Lorenzo hanno proposto un concerto utilizzando per alcuni brani anche la lingua dei segni. Il weekend corale si è concluso nella chiesa di San Vitale con le voci bianche e, poco dopo, con il coro dell’Università di Parma “Ildebrando Pizzetti” diretto da Ilaria Poldi e il coro “Città di Parma” diretto da Simone Campanini. Il programma completo della rassegna è stato arricchito da concerti collaterali: il 27 aprile presso la Chiesa di Felegara, il 25 maggio nella chiesa parrocchiale di Noceto e infine l’8 giugno nella bellissima cornice dell’Aranciaia di Colorno.

Il Festival della coralità “Adolfo Tanzi” è un progetto ambizioso che ha voglia di crescere e diventare un appuntamento fisso nel panorama del mondo musicale italiano.