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S. Giovanni in Persiceto, 1972: concerto del Collegium Musicum diretto da Fulvio Angius

Reunion 70

Nel 2023 il Collegium Musicum Almae Matris dell’Università di Bologna ha festeggiato i suoi 70 anni invitando i soci del passato a incontrarsi e a fare musica insieme ai membri attuali. Dopo due giorni intensi di prove, tutti si sono esibiti in un concerto la sera di sabato 21 ottobre, nell’aula magna dell’Ateneo che, per questa occasione, ha visto i suoi spazi invertiti: un pubblico ristretto nei posti normalmente riservati agli esecutori e i 500 esecutori in quelli del pubblico.

L’imponente coro e l’orchestra multigenerazionale si sono formati e sono svaniti nello spazio dei due giorni della Reunion; non sono mai esistiti prima e non esisteranno mai più, ma la loro fugace esistenza è stata la testimonianza entusiasmante di una tradizione tramandata da classe in classe di studenti per 70 anni, una lunga storia che si cerca di riassumere nei paragrafi che seguono.

La storia

È il 1953 quando nell’Aula Carducci dell’Università di Bologna si riuniscono i primi componenti del Collegium Musicum Universitatis studiorum bononiensis Chorus academicus. Il gruppo è da subito riconosciuto come coro ufficiale dell’Ateneo, inserendosi nell’antica tradizione dei cori universitari internazionali, e trova molto presto il suo spazio anche all’estero: nel 1955, infatti, viene organizzata una tournée in Germania, il primo di una lunga serie di scambi con le università straniere. Solamente nel 1961 il coro prende il nome di Collegium Musicum Almae Matris, con cui oggi è conosciuto, quando il professor Giuseppe Vecchi, docente di Letteratura latina medievale e di Storia della musica, ne riconosce per primo il valore e dà una struttura organizzata al giovane complesso. Sotto la sua guida il gruppo si arricchisce di un ensemble di strumentisti che si dedica alla riscoperta degli strumenti antichi, denominato Antiqua Musica Italica.

La direzione artistica viene dapprima affidata a Mario Baroni e, negli anni successivi, tanti sono i nomi che si susseguono alla guida del Collegium Musicum, tra cui Fulvio Angius, che ha diretto il gruppo per oltre un decennio, Tito Gotti, Angelo Ephrikian, Giorgio Pacchioni e dal 1980 David Winton.

Negli anni Ottanta nascono due nuovi complessi: nel 1985, in occasione dell’Anno Europeo della Musica e degli anniversari di J. S. Bach, G. F. Händel e D. Scarlatti, il coro si esibisce accompagnato da un piccolo complesso strumentale e sono quelli gli inizi dell’orchestra del Collegium Musicum; nel 1988, accanto al coro, ormai orientato verso repertori più adatti alla sua dimensione sempre crescente, si forma il coro da camera, un piccolo ensemble che si dedica allo studio del repertorio a cappella.

Nello stesso anno, con la conclusione della carriera accademica del professor Vecchi, a lungo anima e motore del Collegium Musicum, un gruppo di coristi e orchestrali decide di fondare l’associazione Collegium Musicum Almae Matris: indipendente dall’Università ma collegata ad essa, l’associazione ha come obiettivo la diffusione della pratica corale e strumentale all’interno dell’Ateneo.

Il Collegium Musicum diventa sempre più un ambiente internazionale poiché, grazie al successo del progetto Erasmus, sono tanti gli studenti che arrivano a Bologna per un periodo di studio e scelgono di fare musica all’interno dell’associazione. Continuano gli scambi con gruppi musicali di altre università e, da questo impulso, nel 1990 nasce MusicAteneo, la rassegna internazionale che ogni anno ospita nel proprio cartellone concerti di orchestre e cori provenienti da tutta Europa.

Si amplia l’offerta formativa con la creazione del Laboratorio corale, attività pensata per far avvicinare alla pratica corale anche le persone senza esperienza musicale. L’orchestra accoglie tanti nuovi giovani musicisti e raggiunge i numeri di una formazione sinfonica che, dal 1998, viene diretta da Barbara Manfredini.

Gli anni 2000

Nel 2000 la nomina di Bologna a Capitale Europea della Cultura e le celebrazioni per il decimo anniversario della rassegna internazionale vengono coronate da un evento di grande prestigio: l’esecuzione del Requiem di G. Verdi diretta da Donato Renzetti, alla quale prendono parte, oltre al Collegium Musicum, i cori di altre tre città Capitali, Bergen, Praga e Reykjavík, e l’orchestra di Heidelberg.

Negli anni che seguono, il Collegium Musicum rafforza le relazioni con le istituzioni musicali della città. Tra queste il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Duse, la Fondazione Musica Insieme e il Bologna Festival. Prosegue infine il proficuo rapporto con l’Accademia Filarmonica di Bologna, che richiede la partecipazione del Collegium in diverse occasioni, tra le quali spicca la prima esecuzione della cantata La vera storia del Va’ pensiero, di A. Corghi.

Bologna, Teatro Comunale, 2006: Europa, spazio musicale comune

(Evento organizzato dal Centro Studi per il Progetto Europeo dell’Università di Bologna)

Sono sempre di più gli studenti e le studentesse che scelgono di fare musica al Collegium Musicum durante gli studi universitari, e l’abbondanza di voci femminili rende possibile, nel 2008, la creazione di un terzo organico corale, il coro femminile.

L’ambiente vivace e dinamico e la ricchezza della proposta formativa sono di stimolo per diversi giovani musicisti che, proprio al Collegium Musicum, muovono i primi passi di quello che diventerà un percorso musicale professionale. È il caso di Enrico Lombardi che, entrato a far parte dell’associazione come corista nel 2005, nel 2014 diventa direttore del coro da camera e del coro femminile, con i quali partecipa a diverse rassegne: è da ricordare la partecipazione al Festival di Santa Croce, ospitato dall’omonima basilica a Firenze, con l’esecuzione della Petite messe solennelle di G. Rossini, in seguito replicata al Lerici Music Festival.

Al lavoro dei direttori stabili si affianca regolarmente la presenza di direttori ospiti, che portano la loro esperienza professionale nell’ambiente del Collegium Musicum: tante le collaborazioni nel corso degli anni, tra cui spiccano i nomi di Marco Angius, Filippo Maria Bressan, Piero Monti, Zoltán Peskó.

Bologna, Teatro Duse, 2017: Collaborazione con il cantautore Simone Cristicchi nel progetto Il secondo figlio di Dio. Vita, morte e miracoli di David Lazzaretti

Gli anni della pandemia mettono in pausa le attività dell’associazione; tuttavia, il bisogno di fare musica è più forte e apre nuovi orizzonti e prospettive. Il 2020 è l’anno degli ensemble virtuali e delle attività di formazione a distanza, nonché l’occasione per stringere nuovi rapporti e collaborazioni con le Università italiane e internazionali: nasce così il progetto della #Gaudeamuschallenge, che riunisce 11 versioni del Gaudeamus igitur, inno accademico per eccellenza, eseguite da altrettanti cori universitari e dall’orchestra del Collegium Musicum. Le limitazioni imposte dalla pandemia, con la riduzione dei numeri di musicisti e spettatori, forniscono lo stimolo per dare vita a una rassegna di musica da camera: nasce così Una pausa in musica, a cui prendono parte piccoli ensemble strumentali e corali del Collegium Musicum e giovani pianisti che affiancano lo studio dello strumento al percorso universitario all’Alma Mater. I brevi concerti di musica da camera offrono ancora oggi al personale e agli studenti dell’Università di Bologna una pausa pranzo musicale.

Dal 2022 il calendario degli appuntamenti del Collegium Musicum torna a riempirsi. Si forma anche un nuovo organico, il CFU (Corpo Filarmonico Universitario), nato dall’entusiasmo di un gruppo di soci interessati a esplorare le opportunità del repertorio bandistico. Riprendono le collaborazioni con orchestre e cori universitari, che danno vita a nuove tournée all’estero. Una vita associativa e artistica ripresa a pieno regime, che porta con sé anni di storia, di ricerca, di scambi internazionali, di collaborazioni e, soprattutto, tanta musica.

Bologna, Aula Magna di S. Lucia, 21 ottobre 2023: concerto in occasione di Reunion 70

morte e miracoli di David Lazzaretti

Nel corso di questi 70 anni, il Collegium Musicum è stato un punto di riferimento per tante persone, rappresentando un momento d’incontro, di crescita, di amicizia e di sperimentazioni per giovani musicisti. Per la maggior parte di loro il Collegium Musicum è stata un’esperienza fondamentale negli anni universitari, e l’obiettivo è che continui a esserlo, per tanti altri, anche in futuro.