Polyphony & Renaissance – The Age of Revival
Dal 14 al 16 aprile 2023 le masterclasses organizzate da AERCO unitamente al Coro Nazionale Maltese KorMalta diretto da Riccardo Bianchi sono proseguite con l’approfondimento “Polyphony & Renaissance. The Age of Revival” dedicato alla musica del secondo ‘500, da me tenuto nella chiesa di Naxxar (Malta).
Il coro di allievi, composto da circa 20 corsisti in gran parte membri di KorMalta – a cui si sono aggiunti anche coristi amatoriali e altri studenti di canto residenti sull’isola – ha avuto modo di approfondire (e talvolta scoprire per la prima volta) la colorata iconografia che ci tramanda i luoghi e la prassi esecutiva della polifonia rinascimentale, la teoria del tactus, l’aspetto delle fonti e della notazione.
Fin da subito il gruppo ha avuto modo di provare a cantare leggendo dalle fonti in notazione e chiavi antiche: prima un “riscaldamento” su di un brano monodico per la Pasqua tratto dalle Piae cantiones del 1582, per familiarizzare con la notazione mensurale bianca e la tecnica di lettura per intervalli (che permette di non attardarsi ‘traducendo’ la melodia nelle più familiari chiavi di violino e basso, bensì di cantare più speditamente concentrandosi sull’intonazione dei salti). Poi ci si è dedicati ad una delle incantevoli Ave maris stella di Tomás Luis de Victoria a 4 parti e all’inno di compieta a 5 voci Te lucis ante terminum di Thomas Tallis, un capolavoro assoluto di sintesi e maestria armonica.
Un ricordo indelebile per tutti rimarrà credo l’esecuzione del Sicut cervus di Palestrina sempre leggendo dalle fonti (stampate per l’occasione in formato A3, in modo da replicare la dimensione del grande libro corale posto sul badalone, da cui tutti i cantori leggevano il canto piano e la polifonia): un brano amatissimo anche fra i cori maltesi che ha suscitato notevole commozione («goosebumps», pelle d’oca!), anche perché la disposizione dei coristi intorno al libro corale, davvero a fianco a fianco e battendo il tactus l’uno sulla spalla dell’altro porta a sentir fluire la musica e la pulsazione comune in modo molto più fisico (per non dire fisiologico) rispetto a quanto siamo abituati modernamente, ognuno al proprio ‘singolo’ posto con la propria personale cartella.
Di grande interesse anche la visione di alcuni libri corali ottocenteschi conservati nell’archivio della chiesa di Naxxar, che alcuni corsisti hanno ricordato essere simili a quelli antichi visti durante il corso e che effettivamente testimoniano l’utilizzo della disposizione ‘a libro corale’ (nonché la persistenza di musiche di Palestrina) anche in secoli molto più recenti, e presumibilmente fino a tutta la prima metà del ‘900.
Il corso si è concluso con l’animazione musicale della S. Messa domenicale nella Concattedrale di S. Giovanni Battista a La Valletta, con l’aggiunta dell’esecuzione a gruppo piccolo di una messa a tre voci di Byrd e la partecipazione di Christopher Muscat all’organo.
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