GLI ARCHIVI MUSICALI DI CASA DELL’AMORE
Con trentamila spartiti, ventimila dischi e più di ottocento testate di periodici musicali, Casa Dell’Amore, a Cesena, conserva una raccolta di materiale cartaceo e sonoro di straordinario valore, sovente non reperibile nei circuiti delle biblioteche. Il vasto patrimonio documentario, che abbraccia l’arco temporale dal XVI secolo fino ad oggi, è stato raccolto e ospitato nella propria abitazione da Franco Dell’Amore, noto musicologo cesenate con al suo attivo oltre ottanta pubblicazioni, il cui elenco è disponibile sul portale del Sistema Bibliotecario Nazionale. Il nucleo di partenza della collezione è stata una piccola biblioteca di musica antica, proveniente dal prof. Giuseppe Vecchi, insegnante di Franco Dell’Amore e col quale ha collaborato per un ventennio nella pubblicazione di testi e nella realizzazione di convegni musicologici. A questa si sono sommate nel tempo numerose acquisizioni, a costituire una vastissima mole di materiale di notevole interesse. Pregevoli esempi di tale patrimonio sono i facsimili dei codici medioevali di canto gregoriano realizzati dai monaci di Solemes, dal 1889 al 1937, per lo studio della paleografia musicale, alcune intavolature per liuto del XVI secolo, unitamente alla ricca raccolta di musica religiosa (messe, mottetti) e profana (madrigali, villanelle) afferente al periodo che va dal XVI al XX secolo. Degne di note anche le Edizioni Musicali Carrara di Bergamo e la raccolta di canti popolari corali.
Sono conservati manoscritti musicali inediti e si citeranno solo due esempi: un manoscritto genovese del 1725 contenente decine di danze di corte e popolari eseguite tra il XVII e XVIII secolo; i manoscritti musicali autografi di Jean Cerutti, primo insegnante di Claude Debussy.
L’emeroteca, con più di ottocento testate di periodici musicali, letterari, teatrali e di costume, vanta la disponibilità di tutto il pubblicato di «Rivista Musicale Italiana» (1894-1955), «Die Musik», «Ars et Labor. Musica e Musicisti» e «Il Teatro Illustrato»; ma anche intere raccolte di periodici musicali popolari e testate dedicate all’opera lirica, oltre ad intere raccolte di periodici rock, folk e di musica contemporanea.
Non mancano le opere di riferimento, enciclopedie della musica italiane e straniere, DEUMM, GROVE, MGG, Enciclopedia dello Spettacolo per citarne alcune e una sterminata quantità di repertori bibliografici, con oltre quattrocento pubblicazioni dedicate alla storia e alle cronologie dei teatri italiani e cinquecento biografie di cantanti lirici italiani.
Al materiale cartaceo segue, poi, una significativa raccolta di dischi, oltre ventimila, di cui cinquemila di ceralacca a 78 giri, insieme a incisioni discografiche su vinile e digitali di musica corale. Una menzione particolare è da riservarsi, inoltre, agli spartiti musicali illustrati, opera di alcuni autori famosi e altri sconosciuti, che sono stati anche oggetto, nel tempo, di importanti esposizioni, quali la Biennale di disegno di Rimini del 2018.
Alla base della raccolta conservata presso Casa Dell’Amore vi è il concetto di Commons collaborativo teorizzato dall’economista Jeremy Rifkin: il passaggio, cioè, dal possesso a pagamento all’accesso gratuito. Proprio per questo, la collezione è stata accuratamente registrata, schedata e messa a disposizione del pubblico con libero accesso. Elemento di grande valore aggiunto per questa mirabile opera di conservazione e valorizzazione di materiale storico-artistico e musicale. Il patrimonio documentario di Casa Dell’Amore non si lega, infatti, unicamente all’ambito musicale, ma persegue anche altre linee di ricerca, quali la storia dell’arte contemporanea e la storia locale ed è in costante arricchimento, grazie a periodiche donazioni di fondi musicali privati e acquisti alle aste internazionali. Di notevole importanza la recente acquisizione del Fondo Ennio Pezzi, con quasi trecento faldoni dedicati all’opera lirica e ai suoi quattromila interpreti italiani.
Agli utenti è data la possibilità di accedere in rete al catalogo della raccolta e, a chi ne faccia richiesta, anche di consultare in sede, su prenotazione, la documentazione cui si è interessati. Apposite sale sono state predisposte ed è permesso fotocopiare o scansionare i documenti, trovando sempre in Franco Dell’Amore una disponibile guida nella ricerca e nello studio dei materiali.
Si tratta di un’operazione di grande rilevanza culturale e sociale, messa in atto da un privato cittadino senza finanziamenti pubblici. Casa Dell’Amore non è solo un archivio, ma un luogo di cultura al pari di qualsiasi biblioteca dove, al patrimonio di incredibile valore, si aggiunge la profonda conoscenza della materia da parte del padrone di casa, sempre a disposizione dei fruitori.
Le prime trentamila schede relative al materiale conservato sono consultabili sul sito www.dellamore.it
Casa Dell’Amore – Archivi di Musica, Arte e Storia è aperta su appuntamento a Cesena, Contrada Chiaramonti, 74. Email: info@dellamore.it
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