Tra le tante maledizioni che si possono lanciare a coloro che proprio simpatici non ci sono ce n’è una che rispecchia perfettamente i momenti che viviamo: ‘Che tu possa essere il presidente di…durante una pandemia!’ In effetti, se ripercorro questi lunghi mesi, dallo scorso febbraio sin ad ora, oltre ai tanti problemi professionali, familiari (quelli che tutti più o meno abbiamo toccato con mano) si è aggiunta anche la difficoltà di rappresentare compiutamente i cori della nostra regione.
Un’attività come quella contrassegnata quasi esclusivamente dalla componente artistica si riduce a ben poco se questa caratteristica viene silenziata in attesa di tempi migliori. Premesso quindi che non è stato facile re-inventare di sana pianta la missione e il modus operandi di AERCO, è anche vero che, insieme con tutti i collaboratori, ho accettato il compito come una sfida, dura ma che si sta rivelando di forte crescita professionale ed umana. Sicuramente l’era tecnologica entro la quale siamo immersi dalla mattina alla sera ci ha aiutato e non poco. Come avremmo potuto non spezzare quel filo conduttore che lega le attività corali se tutto questo fosse successo anche solo 30 anni fa? Probabilmente, in quest’ultimo caso, ci saremmo fermati e basta! Al massimo ne avremmo parlato al telefono (quello rigorosamente fisso), lagnandoci forse meno di ora ed aspettando, romanticamente, la fine del diluvio universale. Le scelte sul cosa fare sono state ponderate e condivise con il consiglio direttivo, la commissione artistica, il gruppo di redazione e lo staff che ringrazio profondamente per la loro capacità e duttilità verso le situazioni che sono mutate più volte, dapprima precipitando in un baratro angosciante, indi risalendo verso una speranzosa china per poi affossarsi nuovamente. Abbiamo provato a dare un’alternativa ai nostri associati, e nemmeno troppo arida, per continuare il comune lavoro di crescita e di condivisione. La rassegna Voci nei Chiostri Virtual, il Concorso Nazionale di esecuzione Corale Online, il Concorso per Compositori, i webinar, l’Assemblea Generale Online, i Corsi di alfabetizzazione (alcuni di questi terminati in modalità remota), l’attività di supporto sulla normativa covid, la Rivista FarCoro (che ha continuato ad essere prodotta normalmente), l’attività social capillare e molto altro sono risultate modalità nuove – anche per noi – con cui i cori hanno dovuto confrontarsi per non cedere allo sconforto. Lo so che il gusto è diverso ma in tempi di magra si gradisce anche pane e salame!
Non so di preciso che cosa ci aspetti nei prossimi mesi…Quello che posso dirvi è che, cercando di essere ottimisti, abbiamo programmato largamente in presenza gli eventi del 2021, riservandoci comunque l’attivazione di un piano B qualora non ci siano ancora le condizioni di sicurezza. Il mio è un invito a non mollare ora, per continuare il nostro progetto di rete corale durante il prossimo anno, quello del cinquantesimo; come dice lo scrittore Paulo Coelho ‘chi desidera vedere l’arcobaleno deve imparare ad amare la pioggia’. Consentitemi, infine, un mio personale ringraziamento a Niccolò Paganini che firma l’ultimo numero di FarCoro; a lui va tutta la mia stima per questi anni di preziosa collaborazione per il bene della coralità.
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