Mi resterà lo smarrimento… di quando capisci che tutto quel mondo di relazioni, sguardi, emozioni, sorrisi, fatica è sospeso. Quando tutti gli sforzi per inventarsi prove con le distanze giuste, risultano vani. I primi giorni stai incollato ai social per tenere i contatti, il legame, rassicurare i ragazzi e le loro famiglie, quando di “sicuro” non c’è nulla. Il coro è “unione” per antonomasia; come può vivere senza l’incontro?

Questi i pensieri che mi hanno assalito, oltre alla preoccupazione per la serie di concerti programmati per il nostro ventennale, per il quali si prospettava (e poi è successo) una carrellata di rinvii ed annullamenti.

Poi, dopo un primo smarrimento, i primi messaggi e video-messaggi per raggiungere tutti coralmente, nello stesso modo e nello stesso tempo, è nato il sentimento di rivolta a questa situazione. Dovevo vedere i ragazzi, dovevamo cantare insieme.

Presa confidenza con una piattaforma free, è partita l’organizzazione, la mailing list, i contatti e finalmente LA PRIMA PROVA.

Gli sguardi felici dei coristi che si “rivedevano”  nei quadratini, i loro sorrisi e anche un po’ di curiosità per la novità mi hanno dato la forza di reagire allo sconforto iniziale e pian piano, giorno dopo giorno, è arrivata la nuova organizzazione per la nostra “Cuorontena”. Nella parola c’è la quarantena, ma ci sono il coro e il cuore !

Si lavora su 2 aspetti, quello del repertorio e quello della coesione.

Il secondo è prioritario perché, ho potuto verificare, è ciò che più manca e che viene richiesto dai coristi: il “fare” insieme.

Abbiamo realizzato grazie ad una corista del giovanile pratica di montaggi video, dei virtual choir.

Il virtual choir è quanto di più distante ci sia dall’idea di coro perché si canta da soli, a casa propria. I coristi però, devono curare la propria parte come se fosse un assolo, mettersi a nudo facendo sentire la propria voce, curare l’intonazione e la precisione ritmica imposta da un click o dalla parte del pianoforte in cuffia, la scansione delle sillabe, la pronuncia… insomma un ottimo allenamento  e lavoro di rifinitura. Per i coristi meno “consapevoli” anche un bel momento per guardarsi dentro e ascoltarsi.

Abbiamo poi realizzato dei video dove i piccoli si raccontano nella Corontena, raccontano la loro voglia di coro, fanno piccole pazzie, le stesse che vorrebbero fare con i compagni in sala prove, in trasferta.

Abbiamo il nostro hashtag  #distantimacantanti che è diventato diventa il nostro “logo” e ha momentaneamente sostituito quello del ventennale, che tanto avevamo atteso e che siamo solo riusciti ad inaugurare con i primi 2 concerti.

Tutta questa attività risponde alla grande esigenza ( anche del direttore) di sentirsi uniti, di sentire che anche la famiglia del coro è una via per rispondere a questi eventi inattesi e incomprensibili soprattutto per i bambini e i ragazzi; per stare ancorati a delle certezze e guardare oltre.

Vi è poi l’aspetto più strettamente musicale e corale.

Purtroppo tutti ci siamo accorti che le varie piattaforme on-line a causa della latenza della banda non permettevano di cantare insieme. Questo ha fatto desistere molti cori e direttori perché cantare a casa propria senza sentire il suono del coro pareva deludente ( e sicuramente lo era).

Quindi studiare come utilizzare le piattaforme per poter svolgere attività con i cori è diventata la mission dei direttori che non si volevano arrendere.

Con oltre 150 coristi divisi in varie formazioni, il lavoro di progettazione e organizzazione non è stato semplice. Soprattutto è difficile convivere con la consapevolezza che mentre il lavoro è triplicato, quello che si potrà “raccogliere” è almeno dimezzato.  Ma siccome “mala tempora currunt” non ci si pensa e si guarda avanti.

L’analisi

Le prove online sono organizzate a sezioni ( anche per abbassare l’intasamento delle connessioni).
Da un punto di vista teorico si approfitta per dare un po’ più spazio al lavoro sull’analisi dei brani. Spesso in prova si è più portati a lavorare sulla vocalità, relegando questo aspetto a ritagli di tempo o integrandolo durante le esecuzioni vocali. La piattaforma permette con più facilità di mettere in condivisione la partitura e commentare fraseggi, armonia utilizzo del testo, magari ascoltando un’esecuzione online nel contempo o suonando i passaggi con la tastiera connessa.
Lo studio delle parti

Non potendo cantare insieme e dovendo spegnere il microfono dei coristi per evitare accavallamenti di voci sfasate dalla latenza, l’attività principale è quella dello studio delle parti di nuovo repertorio e ogni tanto del ripasso del repertorio acquisito. Non è possibile ascoltare i coristi durante la prova e quindi vengono poi fissate delle lezioni di verifica personale e di aiuto per chi fosse in difficoltà.
Le parti salienti della prova vengono registrate in mp4 e spedite via mail, così da permettere un approfondimento personale.  Considerata la fatica sostenuta  per la prova, abbiamo anche pensato di fare 2 prove settimanali con tempi ristretti. Oltre a stancare di meno i coristi davanti allo schermo del computer, si ottiene anche il raddoppio dell’appuntamento consolidando ancor di più la componente sociale.

Apprendimento della lettura musicale

L’età dei miei coristi va di 6 ai 26 anni e quindi la lettura della musica è una competenza che hanno in pochi, soprattutto nel gruppo a voci bianche. Abbiamo quindi approfittato per programmare un incontro settimanale facoltativo, per introdurre i primi rudimenti della lettura musicale: pentagramma, altezza dei suoni, intervalli, durate, tempi, pause, ottave, dinamiche e tutto quello che abitualmente i ragazzi possono trovare su una parte, oltre al testo.

Condividendo sullo schermo una pagina del programma di video-scrittura opportunamente preparata, che viene scritta in tempo reale, i ragazzi seguono e apprendono cantando dei semplici testi che ci inventiamo sul momento. Generalmente i testi sono ironici e parlano del virus e della voglia di uscire di casa.

Gestione dei passaggi

Avendo voci bianche che pian piano passano poi nel coro giovanile, si pone il problema dell’apprendimento di un repertorio completamente nuovo e stilisticamente differente.
Sono organizzate lezioni individuali per avvicinarsi ai brani che il giovanile ha già in repertorio.

La vocalità

Le ripercussioni sul corpo e sulla psiche derivanti dalla clausura e dall’inattività, hanno ripercussioni innegabili sulla voce. Il tono muscolare cala e la voce è uno strumento dentro il nostro corpo.
Abbiamo quindi condiviso video di esercizi fisici da realizzare sul posto prima delle prove o durante momenti liberi della giornata.
Inoltre, pensando ad un certo “atletismo” vocale che va mantenuto, abbiamo registrato una raccolta di vocalizzi per garantire l’allenamento cordale e di tutto l’apparato fonatorio.

In questo modo i cori Le Allegre Note Riccione e Piccole Voci C. Amori Rimini ( a voci bianche), Note In Crescendo Riccione ( giovanile Femminile) stanno attraversando questa fase irreale della loro vita.

C’è poi tutto un discorso a parte dedicato alla figura del direttore, che si ritrova chiuso in casa con tantissimo tempo a disposizione.
Momento irripetibile per studiare partiture, conoscere repertorio, sfruttare tutte le esecuzioni che si possono reperire on-line per ascoltare, confrontare analizzare.
Personalmente mi sono anche reso disponibile aiutando diversi colleghi a superare le difficoltà per organizzare e svolgere le prove on-line.

La rete si è riempita di momenti di confronto, dove in molti hanno messo  a disposizione materiali, notizie e anche semplici ma importantissimi momenti di condivisione, per continuare a sentirsi vivi e vicini.