L’appuntamento è alle 10,00 del 3 febbraio: oggi il Coro Giaches de Wert festeggia 20 anni di attività. Nel foyer del teatro è stata allestita una piccola mostra che documenta l’attività del coro in questi anni, dai primi passi con coristi provenienti da gruppi già attivi in altri campi, il Coro Parrocchiale, I Semprequelli, Il Circolo Omnibus fino ad oggi.
Il pianoforte è già arrivato ma si ritrae in un angolo del palcoscenico, un po’ “sconcertato “ dal nuovo ambiente, un piccolo teatro gioiello vuoto, in attesa che artisti e pubblico gli diano vita. Noi coristi del Giaches de Wert entriamo alla spicciolata dal retro del palco, dobbiamo provare i brani che canteremo da soli, poi verranno i brani insieme ai nostri piccoli ospiti, Le Allegre Note di Riccione. Ad un cenno del loro maestro Fabio Pecci, si dispongono con naturalezza e cominciano a cantare, e …la magìa comincia. Il resto della cronaca è ormai nei ricordi di tanti perché il teatro era strapieno; lo spettacolo si è svolto in crescendo, coinvolgendo anche gli spettatori in una carrellata di motivi noti. E mentre i due cori intonavano Suoni dei Nomadi , è arrivato anche l’ospite a sorpresa Beppe Carletti, leader storico del gruppo. Si mette poi al pianoforte e i due cori intonano quello che è diventato l’inno della band novellarese: Io vagabondo, e il teatro risponde all’unisono, un momento magico che si raggiunge solo quando chi è sul palco e chi è seduto in platea e nei palchi condividono le stesse emozioni.
“INCORO, INCANTO” era il titolo dello spettacolo ideato dalla nostra bravissima maestra Francesca Canova e credo che la promessa sia stata mantenuta.
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