Lo scorso aprile abbiamo vissuto un momento importante per la nostra associazione, le elezioni delle cariche sociali. Non sono mancate le polemiche, però abbiamo assistito ad un confronto interessante e costruttivo su due diversi modelli e stili di gestione. Questi mesi di riflessione hanno dato modo di poter ascoltare e analizzare le problematiche vissute in questi anni e questa è un’opportunità unica per poter dare un ulteriore slancio alla forza aggregativa di AERCO. L’augurio e’ che la nuova dirigenza, memore di quanto è venuto fuori dai cori in questo periodo di confronto, possa rispondere con puntualità e competenza ai desideri e alle esigenze degli associati. Un team ha vinto, e’ naturale, ma le divisioni createsi durante la “campagna elettorale” devono ricompattarsi per il bene di tutti. Naturalmente, i nostri complimenti vanno a chi e’ riuscito ad ottenere più consensi, ma non possiamo dimenticare di ringraziare il M° Scattolin, Puccio Pucci e Rosanna Odorisio. Grazie anche a loro, che si sono offerti e candidati e hanno svolto il loro ruolo con correttezza, competenza e serietà. Il desiderio che abbiamo e’ che non venga meno il loro contributo all’associazione. Un particolare e doveroso ringraziamento deve andare a Puccio, che per tanti anni ha donato parte della sua vita all’AERCO. Questo non va dimenticato. Grazie! In queste pagine diamo ampio spazio quindi alle elezioni dell’aprile scorso. Vi è il saluto della nuova dirigenza e il nuovo organigramma con i relativi contatti. Abbiamo appena terminato di festeggiare il trentesimo della FENIARCO, la nostra federazione nazionale, un anno ricco di appuntamenti e attività. In questo numero, facciamo un piccolo resoconto di questa ricorrenza così speciale. Per gli amanti della polifonia doniamo un bel contributo di Pietro Magnani, ad un autore non sempre conosciuto ma di grande spessore, Cipriano De Rore, nel doppio anniversario della nascita e della morte. Da una tesi di laurea, proponiamo un’ interessante analisi di alcuni lavori dell’amatissimo Gianni Malatesta. La ricchezza delle sue armonizzazioni ci ha regalato capolavori assoluti nel panorama del canto popolare. Nella rubrica dedicata alle nostre delegazioni presentiamo una ricca carrellata di iniziative, dal Concorso di Riccione alla presentazione del primo cd dei Cantori delle pievi, alla rassegna dei cori scolastici di Parma. Sperando che tutto questo sia di vostro gradimento, vi auguro una buona e proficua lettura.
Niccolò Paganini – direttore editoriale
Cari amici, è una grande emozione ritornare sulle pagine di FARCORO, questa volta in qualità di Presidente! Il compito che mi aspetta, insieme a Costantina, Matteo e agli amici delle varie delegazioni provinciali è impegnativo e, al tempo stesso, stimolante. Credo sia arrivato il momento per considerare la nostra Associazione non solo un luogo dei valori, che devono naturalmente continuare a profondere la nostra coscienza corale, ma anche e soprattutto un centro di servizi, moderni e al passo con i tempi. Cambia AERCO perché la coralità è cambiata! Ogni coro, da quello più semplice a quello che intraprende oramai una strada piena di concerti e concorsi deve fare i conti con due punti da cui non può prescindere. Il primo è naturalmente la globalizzazione che porta alla diffusione, ma anche alla conseguente scomparsa della notizia, in tempi brevissimi. Come ci porremo davanti a ciò? Come far sì che i cori possano trarre vantaggio da questa folle corsa del mondo, anche musicale? Il progetto che abbiamo presentato in fase di Assemblea è la nostra risposta, è la sfida al digitale con il digitale! Il secondo fattore è la scarsità di risorse economiche che gli enti locali, in questi tempi di crisi, stanno concedendo per le attività culturali in genere e, nello specifico, per i cori. La nostra visione è che bisogna lavorare in loco, creando una serie di collaborazioni che possano sostenere, anche finanziariamente, l’Associazione, sulla base di validi progetti presentati. La mentalità vincente della dirigenza AERCO dovrà essere ‘business oriented’, che non vuol dire considerare l’AERCO un ente di profitto (che sarebbe naturalmente contrario ai suoi scopi statutari) ma una struttura snella con persone che faranno il loro meglio per manovrare il timone come se fossero alla guida di un’azienda. Ci riusciremo? In questo momento davvero conto sull’aiuto di voi tutti per creare quella rete di ‘volontari che uniscono il mondo corale, per fare il mondo migliore’.
Andrea Angelini – Presidente AERCO
Il Direttore di Farcoro, l’amico M° Niccolò Paganini, mi ha chiesto di scrivere due righe di presentazione dopo le elezioni del 19 aprile che mi hanno visto nominato al ruolo di Vicepresidente AERCO. La buona volontà non mancava, ma ci è voluto un po’ per debellare il panico da pagina bianca. Non sono nuovo alla stesura di articoli per questa rivista, ma di solito parlo di altri, non di me stesso o delle mie intenzioni! Saltando a piè pari note autobiografiche di nessun interesse, il nocciolo è: cosa cercherò – nei miei limiti – di fare con e per AERCO? Dal momento che la mia occupazione principale è l’insegnamento, seguirò tutto quel che attiene ai rapporti con il mondo scolastico, prendendo come riferimento i risultati del convegno regionale che AERCO ha organizzato nel 2012 e le dichiarazioni di intenti della piattaforma AERCO 2.0 che accomuna il M° Andrea Angelini, neo Presidente AERCO, la nuova Segretaria Costantina Saba e me. Chiedendo a un ragazzo qualsiasi, di qualunque età e provenienza, quali siano le 5 cose più importanti nella sua vita, la musica sarà sicuramente compresa nell’elenco. E credo che a tutti sia capitato di sentire un adolescente mettersi a cantare spontaneamente, magari con le cuffie del lettore mp3, raddoppiando la melodia del suo cantante preferito. La tenuta – oserei dire la sopravvivenza – della coralità non solo emilianoromagnola si gioca sul quanto riusciremo nel prossimo futuro a rendere “appetibile” ai giovani, agli adolescenti, ai ragazzi l’esperienza corale, a correlarla con la loro vita e con i loro gusti, cercando di elevare questi ultimi dal commerciale e dalla musica di consumo per portarli gradualmente verso le forme più elevate dell’arte corale. All’inizio di giugno il coro da me diretto ha organizzato una manifestazione concertistica invitando anche i ragazzi delle scuole che hanno frequentato i corsi di canto corale organizzati dal coro stesso e da me tenuti. Una classe V di scuola primaria ha aderito in numero elevato (erano una decina, quasi metà classe) e alcuni dei bambini di quella stessa classe non mancano mai ai nostri concerti. Quella sera hanno cantato il brano a due voci che avevano preparato con me. L’hanno cantato bene? Non lo so, e neppure mi interessa. Quel che mi interessa davvero, invece, è che ora questi bambini sanno cosa vuol dire fare coro, cantare insieme, condividere la gioia e l’emozione di una pubblica esibizione. E’ un seme. A noi, ora, (ma non solo nuovi dirigenti AERCO: anche i cori associati, i direttori, i presidenti…) il dovere di ottenerne altri, di piantarli e di fare in modo che il terreno dove cadono sia fertile. Si tratta di un impegno gravoso ma indispensabile. I nove anni passati come componente della Commissione Artistica mi hanno dato moltissimo, e di questo ringrazio di cuore il M° Fedele Fantuzzi, il M° Giacomo Monica e l’ing. Puccio Pucci, insieme a tutti gli altri Commissari, che mi sono stati di guida e di illuminazione. Ora a me il dovere di restituire quel che mi è stato dato sotto forma di impegno, di lavoro costante e di idee.
Matteo Unich – vicepresidente AERCO
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