Il treno che percorre avanti e indietro la tratta Portogruaro – Casarsa a quell’ora del primo pomeriggio era poco affollato. Treno moderno, pulito e mosso all’interno da piani rialzati per i passeggeri, che interrompono la monotonia dei lunghi corridoi della vecchie vetture. Anche l’andatura è rilassante ed induce a ricordi e pensieri. Mi sto recando a S. Vito al Tagliamento per celebrare, assieme ai tanti amici che incontrerò, un grande anniversario che cade proprio oggi 23 gennaio 2014. La dolce campagna che scivola dal finestrino induce a percorrere ricordi lontani e ripensare un poco al cammino che Feniarco ha compiuto. Essendone stato testimone diretto, non ho potuto non andare con la mente agli anni ’70, pieni di vivacità e di voglia di uscire dal guscio, che precedettero la firma dello Statuto nel 1984 ed i ricordi si affollano impetuosi, le persone di allora, dimenticate per tanto tempo, tornano vive nei tuoi pensieri. Il Convegno di Cortina dell’aprile ’72, organizzato da Gian Carlo Bregani in occasione della gara nazionale si slalom riservata a coristi che allora si teneva ogni anno; due giorni di lavoro in cui si alternarono nel dibattito i direttori dei cori più famosi, che condivisero in quei giorni l’esigenza di creare un organismo federativo nazionale che raggruppasse il mondo della coralità. Il primo impegno preso fu quello di operare per dar vita ad una struttura di collegamento fra i Cori regionali in ogni regione italiana, che facesse riferimento successivamente ad una Federazione Nazionale, come lo era già l’AMBIMA per i gruppi bandistici. In quel momento di Associazioni costituite ve ne erano due: una che riuniva i cori della provincia di Trento , presieduta da Giorgio Cogoli, e l’altra regionale, l’AERCIP con sede a Bologna, voluta da un gruppo di Cori emiliano-romagnoli e presieduta da Giorgio Vacchi. Già due anni dopo i Presidenti delle prime Associazioni appena costituite, unitamente a direttori di Coro tra i quali, Malatesta, Bon, Sbordone, Carone, Marelli, Bregani, posero le basi per la creazione della rivista nazionale CORO che uscì nel 1975, diretta da Mario Marelli e successivamente fu trasferita a Bologna con la direzione di Giorgi Vacchi. Purtroppo l’ultimo numero fu quelli di Natale del ’78 perché la pubblicazione fu sempre priva di qualsiasi supporto istituzionale e sostenuta dai soli abbonamenti e dal lavoro di volontari. Ma la miccia era accesa ed il percorso era tracciato. Nell’aprile del 1982, a Trento, le nove Associazioni che frattanto si erano costituite, dettero vita alla Conferenza Permanente dei Presidenti delle Associazioni Regionali Corali che iniziò a tramare la fitta tela di relazioni per giungere il 26 novembre 1983 a Verona alla istituzione della Feniarco, che federava 11 associazioni regionali. Il primo Statuto, frutto di numerose riunioni, ormai aveva assunto la forma definitiva ed il 23 gennaio del 1984 fu letto approvato e sottoscritto ad Arezzo. Il cammino era cominciato. La prima riunione, in virtù del contributo che anche Giovanni Torre, Presidente AERCO, aveva generosamente dato nei lunghi lavori precedenti alla costituzione, avvenne a Bologna il 12 febbraio successivo. Il treno rallenta e mi accorgo che sono passati trenta anni esatti d’allora; Feniarco ci accoglie con amicizia in una sede prestigiosa a S. Vito al Tagliamento, una splendida location: Palazzo Altan. C’è aria di festa, ma traspare in tutti, dal Presidente agli amici dello staff, un vivo senso di attesa ed un fremito di tensione emotiva. E presto ne sono coinvolti anche gli intervenuti; sia i tanti che erano in attività già nell’84 e che non hanno voluto disertate la ricorrenza, che i nuovi amici e lo stesso pubblico. Come avviene in ogni momento di incontro in cui Feniarco è protagonista, curatissimo il materiale mediatico preparato ed offerto ai numerosi ospiti, dallo splendido manifesto, anche in formato banner verticale, già inviato a tutte le Associazioni, alle cartoline illustrate con annullo in un attrezzato ufficio postale a disposizione dei presenti, ai tanti prodotti della editoria Feniaco e ai graditi gadgets del trentennale. La cerimonia, inizia dopo un rapido brindisi augurale tra le scrivanie da cui nascono le “Cose di Feniarco”, per continuare nella austera sala conferenze di Palazzo Altan, dove avviene il momento celebrativo clou della giornata. Significativa la presenza alla cerimonia dei rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali, presentati dal Presidente dell’USCI Friuli, che porgono i loro saluti e l’augurio per un futuro ricco di successi. Particolarmente interessanti le parole dell’Assessore alla Cultura della Regione, che sinteticamente espone un quadro dell’impegno che da tempo la Regione Friuli-Venzia Giulia ha assunto a favore della coralità. Poi si sono susseguiti gli interventi dei Vice presidenti Alvaro Vatri e Pierfranco Semeraro; ed ognuno di loro formula un augurio a Feniarco nell’ottica del lavoro che li ha visti fortemente impegnati in Federazione. Quindi il Direttore di Choraliter Sandro Bergamo ha chiosato con la sua sagacia alcuni aspetti della vita associativa e di redazione, mentre il Segretario Lorenzo Benedet, con una punta di commozione contenuta, ha espresso un grazie sincero a Feniarco per avergli dato l’opportunità di vivere uno straordinario periodo della propria vita. Poi tutto si è incentrato sulla relazione del Presidente Fornasier che, superata in breve l’emozione di rappresentare i 2800 cori d’Italia, ripercorre con orgoglio il cammino di Feniarco e i prestigiosi traguardi raggiunti nel dare voce alla coralità del nostro paese. Egli ricorda i primi anni con la sede a Mestre presso l’ASAC, che servirono per acquisire la prima ufficialità in sede Nazionale. Molte energie furono profuse per giungere al traguardo della costituzione in ogni Regione di una Associazione di cori, che insieme consacrarono Feniarco come legittima e unica rappresentante della coralità italiana. Per superare i problemi di natura specifica si diede una solida struttura amministrativa alla Federazione in un momento in cui i contributi istituzionali da pare del Ministero non erano stati ancora completamente consolidati. Il Presidente ha ricordato la lunga trattativa che ha preceduto la nascita della convenzione con la SIAE che forniva ai cori un sicuro riferimento nell’assolvere i doveri del riconoscimento del diritto d’autore delle musiche eseguite e dei relativi costi. La mission che Feniarco ha sempre svolto, continua il Presidente, è stata quella del miglioramento musicale dei cori, offrendo loro un vasto panorama di progetti che sono divenuti costanti nel tempo e rappresentano ora la base delle proposte di ogni stagione sociale. Straordinario è stato l’impegno per acquisire le coperture finanziarie necessarie ad operare, come i contributi ottenuti con i Progetti Europei, che consentirono alla Federazione di realizzare numerose iniziative a favore degli associati. Il Presidente ha poi ripercorso l’impegno nella pubblicistica, che annovera, oltre alla stabile pubblicazione della rivista quadrimestrale Choraliter, ideata nell’Assemblea di Cascia, tutta una serie di pubblicazioni musicali, con l’offerta di nuovi repertori destinati a gruppi corali soprattutto giovanili, culminate con la collana Voce e Tradizioni, riservata alla raccolta di musiche di autori regionali. Ma la attività editoriale non si è limitata soltanto alla musica. Ha prodotto pubblicazioni di indagini e convegni di valore sociologico quale E Director, condotte con giovani direttori di coro indicati dalle Associazioni regionali e con il volume “Il Bilancio Sociale”, che ha fornito una completa immagine tecnico-amministrativa del nostro associazionismo, riscuotendo consenso ed ammirazione da parte delle Istituzioni. Proseguendo ha enumerato brevemente le iniziative musicali e formative, organizzate in accordo con le Associazioni regionali, che ben presto hanno posto la Feniarco al centro della attenzione europea: la Settimana Cantante di Alpe Adria che ha portato in Italia migliaia di partecipanti provenienti da tutta l’Europa; il Corso per compositori ad Aosta, in cui si sono cimentati giovani musicisti che hanno poi visto pubblicate da Feniarco le opere migliori; l’Accademia Musicale di Fano, per la formazione di direttori italiani e stranieri che, guidati da valenti musicisti, sperimentano la direzione corale con cori laboratorio; la costituzione del Coro Giovanile Italiano, che ha offerto collaborazione ai corsi di direzione e che ha permesso la qualificata presenza della coralità italiana in numerose performances in Italia e all’estero. Come poi non ricordare l’iniziativa rivolta ai cori scolastici realizzata con il Festival di Primavera, prima con sede a Follonica ed ora stabilmente a Montecatini e l’istituzione del Festival di Salerno, che esce dallo schema turistico-promozionale di similari manifestazioni in Italia e all’estero, offrend un più ampio e deciso spazio alla musica. L’Europa corale, prosegue il Presidente Fornasier, si confrontò con Feniarco riuscendone altamente soddisfatta, se il Board nel 2008 fu unanime ad affidare per sei anni all’Italia la Presidenza della Federazione Europea. E stato un momento di attività crescente che ha promosso in Europa la professionalità di musicisti, Direttori artistici e Cori che hanno riscosso molti consensi ed è culminata nella organizzazione a Torino del Festival di Europa Cantat 2012. La grande manifestazione europea, per l’impegno profuso ed anche a seguito di sinergie ottenute dalle Istituzioni locali e nazionali, è stata ritenuta dai partecipanti di tutto il mondo come “difficilmente ripetibile”. Torino, invasa da oltre 5000 coristi, è rimasta coinvolta come città ed il pubblico ha generosamente fornito la sua presenza alla grande kermess musicale, decretandone il pieno successo Il Presidente conclude il sintetico, convincente ed appassionato excursus dei trent’anni di vita e realizzazioni di Feniarco dichiarando che tutto ciò no sarebbe stato possibile senza la forte collaborazione e presenza delle Associazioni regionali, dei Cori e dei loro dirigenti, senza i contributi di una Commissione Artistica e di una Redazione attive e ricche di energie propositive, senza il sostegno della creatività e operatività dello staff che opera stabilmente in Federazione, segreteria, direttore della rivista ed operatori, e senza la condivisione ed il prezioso sostegno ottenuto dai Vice presidenti. E’ in tal modo che dal 1984 Feniarco contribuisce a dar Voce ai cori italiani. Al lungo e caloroso applauso che ha sottolineato l’intervento di Sante Fornasier, è seguita la consegna alle Autorità ed alle delegazioni presenti di un significativo oggetto realizzato a ricordo della giornata. La tensione e le emozioni si stemperano infine nel bel teatro dal sapore goldoniano di San Vito, dove alla parola si è sostituito il canto, con le belle esibizioni dei complessi. L’evento del trentennale Feniarco, di per se stesso così significativo ed importante, riceve così l’intonatissimo accordo finale affidato alla musica.
IL MIO TRENTENNALE CON FENIARCO
Scritto da: Puccio Pucci
Presidente del coro Stelutis, è stato il primo Segretario dell'AERCO, Delegato e rappresentante dell'AERCO nella Federazione Nazionale e ha fatto parte del Comitato di Redazione della Rivista Nazionale Choraliter.
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