Come si sa, il periodo tra il 1550 e il 1560 è stato di incomparabile benessere per Venezia e i suoi mercanti. Per quanto riguarda il settore dei libri, il boom economico significò un rapido aumento del numero degli stabilimenti tipografici. Il picco fu raggiunto alla fine del 1560 quando l’industria della stampa vedeva la presenza di 50-60 presse e l’impiego di circa 600 persone. Le incoraggianti condizioni economiche spinsero tanti novizi a sperimentare quest’attività. Francesco Rampazetto fu attivo, come tipografo, dal 1553 sino alla sua morte avvenuta attorno al 1577. Lavorò principalmente su commissione di altri tipografi e rivenditori di libri. Come per tanti suoi colleghi stampò una gran varietà di libri nelle più disparate materie, dall’architettura alla letteratura sino all’astronomia, la storia e la musica. La maggior parte delle sue pubblicazioni era in vernacolo ma pubblicò anche in latino, greco e perfino spagnolo. Dal 1561 al 1568 diede alle stampe almeno 32 edizioni musicali e un libro di teoria. Molte delle sue pubblicazioni, come il Libro Primo delle Laudi Spirituali di Giovanni Razzi (1563, Jacopo e Filippo Giunti editori in Firenze), il Terzo Libro delle Muse a 4 (1563, Antonio Barré), il Secondo Libro dei Madrigali a 5 di Pietro Vinci (Giovanni Comencino, Venezia) confermano il suo status di lavoratore a contratto per privati e per altri tipografi. Il resto delle sue prime edizioni è stato eseguito direttamente su commissione di compositori o di terze parti. Nel 1566, Rampazetto, su richiesta di Filippo Zusberti, un cantore di San Marco, stampò i mottetti a sei voci di Zarlino. Inoltre provvide a ristampare famose antologie corali di celebri compositori del tempo. Una di queste è la celebre antologia intitolata “Mottetti del Fiore”. Il titolo completo dell’opera è il seguente: Mottetti del Fiore a Quattro voci novamente ristampati, et con somma diligentia revisti et corretti. Libro Primo. – In Venetia, Appresso Francesco Rampazetto. – in 4° obl. Cantus, Tenor, Altus, Bassus. In tutto opuscoli quattro. Un originale dell’opera si trova presso il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna. L’opera contiene i seguenti brani (i nomi degli autori sono citati come nel documento):
In te Domine speravi … Lerithier
Letetur omne seculum … Lupus
Filie Jerusalem … Archadelt
Panis quem ego dabo … Lupus
Beati omnes … Lerithier
Nisi Dominus … Lerithier
Descendit angelus … Hilaire Penet
Gloriosa uirgo … N. Paignier
Dum aurora … N. Paignier
Virtute magna … Lasson
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