La purezza e la sobria austerità dell’antico canto monodico costituiscono la principale suggestione che mi ha portato alla composizione di questo brano. Nella prima parte (Con antico senso di distacco) i soprani 1 espongono il materiale che dà origine all’intero lavoro (combinazione di intervalli di quarta e di grado) tramite la riproposizione di un profilo melodico “ad arco”, tipico del canto gregoriano. Questa linea viene sorretta da un bordone dei contralti, mentre i soprani 2 cantano a valori lunghi una sorta di cantus firmus che fa da raccordo tra le altre due sezioni. Nel Più Moderato e Cantabile il canto si fa più moderno, sentito e partecipato: i soprani 1 allargano l’intervallo di quarta in una quinta, le altre due sezioni li seguono omoritmicamente con una diminuzione del cantus firmus precedente. La tensione musicale raggiunge l’apice nel Lento e Sospeso, in cui l’armonia si polarizza, per poi sciogliersi velocemente nel Mosso e cadere nel Moderato assai e pesante, sezione che ripresenta il pedale iniziale e introduce la ripresa (Tempo I°). Questa è più lenta e offuscata rispetto alla parte iniziale, e propone un ricordo del profilo “ad arco”; mentre il cantus firmus, ridotto al suo incipit e accennato dai soprani 2 divisi, indugia a mo’ di lamento madrigalistico.
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