Ore 7:45 del 17 Dicembre 2024. Mattia, studente bolognese di Quarta Elementare, come ogni mattina prepara la cartella per recarsi a scuola ed accanto al sussidiario, al libro di lettura e ai testi di lingua Inglese e di Informatica, ripone il metodo del “Cantar leggendo” ed alcuni brani del miglior repertorio corale dedicato alle voci bianche. Nel corso delle varie notizie, il conduttore del Telegiornale delle 13 annuncia con soddisfazione che i fondi destinati dalla nuova Legge Finanziaria alle Associazioni concertistiche amatoriali sono aumentati del 30%, considerato i buoni risultati e l’alto indice di gradimento della stagione precedente. Dopo cena il babbo e la mamma di Mattia si recano alle prove del loro Coro in vista di un imminente concerto….. No, non è un racconto di Jules Verne e, spero, nemmeno una folle utopia! Sarà la normalità delle cose, anche e finalmente in Italia, tra una quindicina di anni! Certo non sarà facile cancellare dalla testa dei nostri governanti le teorie sull’inutilità dello studio obbligatorio della Musica inculcate con tanta cura da Francesco De Sanctis, primo Ministro dell’Istruzione agli albori del neonato Regno d’Italia ma L’AERCO, nel suo piccolo, sta facendo grandi sforzi affinché l’attenzione generale del “sistema” si focalizzi sul canto corale e sulla musica in genere. Come saprete, dopo la pausa estiva, prenderà il via il progetto “Coro adotta una scuola, Scuola adotta un coro” che, se diffuso capillarmente, darà senz’altro quei benefici che tutti ci auspichiamo ovvero la riscoperta di quel modo semplice ed affascinante di far musica: con la propria voce! Sempre il prossimo autunno vedrà la partenza del Corso residenziale AERCO per la formazione dei Direttori di Coro. All’interno della Rivista troverete i dettagli di questo ambizioso progetto coordinato dalla Commissione Artistica in collaborazione anche con docenti esterni di chiara esperienza. A tutto ciò si aggiungono i tanti corsi programmati in loco dalle Delegazioni Provinciali, le Rassegne, gli Incontri e i Seminari. Tutta la famiglia dell’Associazione sta veramente gettando le basi perché il quadro descritto all’apertura di questo editoriale possa compiersi naturalmente!
Sono trascorsi solo pochi mesi dall’uscita del primo numero della nuova Rivista e quindi è difficile trarre un bilancio; devo però riferire delle tante telefonate e dei messaggi di apprezzamento da parte dei cori associati. Ciò mi ha reso felice perché mi servirà da stimolo per proseguire con questo stile; cercherò ovviamente di apportare quelle continue migliorie che, come la logica pretende, serviranno a rendere FARCORO vicino a tutte le realtà corali, qualunque sia il genere di espressione e le doti musicali. Naturalmente resto aperto a tutte le forme di collaborazione che giungeranno dall’esterno perchè la Rivista non dovrà essere partorita dalle menti di un ristretto gruppo di musicisti. Cercherò anche di avere sempre la massima attenzione per la qualità dell’informazione che, esprimendo un parere personale ma spero condiviso, non significhi per forza “fare dell’accademia”.
Vorrei, alla fine di questo Editoriale, citare il M° Pierpaolo Scattolin e i suoi collaboratori, che ho sbadatamente omesso nel numero scorso, tra coloro che hanno retto la direzione di FARCORO sino a pochi mesi fa. Anzi, va senza dubbio ricordato e ringraziato l’amico Pierpaolo per il prezioso apporto artistico e per l’abnegazione dimostrata in tutti questi anni, come Presidente dell’AERCO e come Responsabile Editoriale. Sono certo che saprà fornire futura linfa a queste pagine che richiedono professionalità e competenza. Doti che ha in abbondanza!
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